Come nasce la Costituzione

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VENERDÌ 7 FEBBRAIO 1947

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CONTI

INDICE

Congedo:

Presidente                                                                                                        

Costituzione di gruppi parlamentari:

Presidente                                                                                                        

Sulle dimissioni del Presidente e sull’ordine del giorno:

Presidente                                                                                                        

Lombardi Riccardo                                                                                         

Benedetti                                                                                                         

Russo Perez                                                                                                     

La seduta comincia alle 16.

MOLINELLI, Segretario, legge il processo verbale della seduta precedente, che è approvato.

Congedo.

PRESIDENTE. Comunico che ha chiesto congedo l’onorevole Grassi.

(È concesso).

Costituzione di Gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunico che si è costituito il Gruppo parlamentare liberale, composto degli onorevoli: Badini Confalonieri, Bellavista, Bonino, Cifaldi, Colonna di Paliano, Condorelli, Corbino, Cortese, Crispo, Croce, Cuomo, De Caro Raffaele, Einaudi, Fusco, Galioto, Lucifero, Martino Gaetano, Morelli Renato, Perrone Capano, Quintieri Quinto, Rubilli, Villabruna.

Il Gruppo ha eletto a Presidente l’onorevole Corbino, a Vicepresidente l’onorevole De Caro, a Segretario l’onorevole Cifaldi.

Si è costituito pure il Gruppo parlamentare del Partito socialista dei lavoratori italiani, che è composto degli onorevoli: Arata, Bennani, Bianchi Bianca, Binni, Bocconi, Bonfantini, Cairo, Calosso, Canepa, Canevari, Carboni, Cartia, Chiaramello, Corsi, D’Aragona, Di Giovanni, Di Gloria, Fietta, Filippini, Ghidini, Grilli, Gullo Rocco, Lami Starnuti, Longhena, Matteotti Matteo, Mazzoni, Modigliani, Momigliano, Montemartini, Morini, Paris, Pera, Pignatari, Preti, Rossi Paolo, Ruggiero, Salerno, Saragat, Segala, Simonini, Taddia, Tranquilli, Tremelloni, Treves, Vigorelli, Villani, Zagari, Zanardi.

Sulle dimissioni del Presidente e sull’ordine del giorno.

PRESIDENTE comunica all’Assemblea la seguente lettera dell’onorevole Saragat:

Roma, 6 febbraio 1947

«Onorevole Vice Presidente,

sono assai grato all’Assemblea della manifestazione affettuosa, con la quale ha voluto non accogliere le mie dimissioni: manifestazione che costituisce per me un nuovo legame con i colleghi di tutti i settori e mi incoraggia nella attività che, da semplice deputato, mi accingo a svolgere in mezzo ad essi.

«Pur cordialmente sensibile alle espressioni di stima di cui sono stato oggetto, debbo tuttavia pregare l’Assemblea di considerare definitiva la mia decisione.

«Voglia, dunque, partecipare all’Assemblea questi miei sentimenti e gradire i più cordiali saluti.

«Giuseppe Saragat».

Pur accogliendo con rammarico la decisione dell’onorevole Saragat, non resta ormai che prenderne atto.

Ora, poiché non si può procedere oggi stesso alla votazione per la nomina del Presidente, dato che essa non è iscritta all’ordine del giorno, ed essendo indispensabile, secondo le tradizioni parlamentari, che l’Assemblea provveda, prima di ogni altro oggetto, a integrare la propria costituzione con la nomina del Presidente, rinvio la seduta a domani per l’elezione e l’insediamento del Presidente e per le dichiarazioni immediatamente successive del Presidente del Consiglio.

LOMBARDI RICCARDO. Devo esprimere io stupore e il disappunto – che credo condivisi da tutta l’Assemblea – (Approvazioni a destra – Commenti) che il Governo abbia pensato di rinviare ancora una volta la comunicazione del suo programma all’Assemblea Costituente. Questo suscita il legittimo sospetto che tale programma non esista ancora. (Commenti – Approvazioni a destra).

Alla vigilia delle gravi responsabilità a cui il Governo è chiamato, io credo che l’Assemblea Costituente non debba essere informata per ultima delle deliberazioni del Governo. La Costituente non intende essere un organo docile.

Chiedo che l’ufficio di Presidenza si faccia interprete di questo nostro disappunto presso il Presidente del Consiglio. (Commenti – Approvazioni).

PRESIDENTE. Credo di dover avvertire l’onorevole Lombardi della necessità assoluta che le dichiarazioni del Governo siano fatte di fronte all’Assemblea costituita nel modo più perfetto, cioè con la sua Presidenza al completo. (Commenti a destra).

BENEDETTI. Sono scuse. È una fuga! (Rumori – Commenti).

PRESIDENTE. Non interrompa! È necessario che l’Assemblea abbia la sua Presidenza al completo, ed oggi essa non è ancora interamente costituita. (Commenti).

Ha chiesto di parlare l’onorevole Benedetti. Ne ha facoltà.

BENEDETTI. Onorevoli colleghi, lunedì prossimo, a Parigi, si firmerà il Trattato di pace in nome dell’Italia. Il Trattato di pace condizionerà la vita nazionale, e in limiti insopportabili, per decenni. L’Assemblea Costituente ha il diritto, e soprattutto il dovere, di esprimere la propria opinione su questo Trattato. (Approvazioni a destra). Ci vorrebbero far credere che si subordinerà l’applicazione del Trattato alla ratifica della nostra Assemblea e invece tale possibilità di subordinazione non esiste. È ancora una impostura. La firma del Trattato di pace equivale ad un’accettazione. Io protesto per la mancata discussione che è una fuga. (Rumori al centro – Approvazioni a destra – Commenti).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l’onorevole Russo Perez. Ne ha facoltà.

RUSSO PEREZ. Mi associo alle proteste che sono venute da due diversi settori di questa Assemblea. Chiedo poi, siccome sono un novellino in materia parlamentare, quali sarebbero codesti precedenti cui accenna l’illustre Presidente. Il regolamento della Camera prescrive – ed è costumanza conosciuta anche dai novellini – che, quando manchi, per una ragione qualsiasi, il Presidente, uno dei Vicepresidenti, come è accaduto tante volte qui e come accade anche oggi, ne prenda il posto e presieda l’Assemblea. Io credo che i vecchi parlamentari che onorano questa Assemblea, possano dare dei lumi in proposito. (Approvazioni a destra – Commenti).

PRESIDENTE. Faccio osservare all’onorevole Russo Perez che è l’Assemblea che deve volere che sia costituita perfettamente la sua Presidenza, data l’importanza delle dichiarazioni che dovrà fare il Governo. Di fronte a questa considerazione, è evidente che tanto l’onorevole Russo Perez, quanto l’onorevole Benedetti e l’onorevole Lombardi, riconosceranno la necessità di rinviare a domani la seduta, per discutere il seguente ordine del giorno: elezione del Presidente; dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri; esame del progetto di Costituzione della Repubblica.

RUSSO PEREZ. Chiedo la votazione nominale sulla di opportunità del rinvio, e tale domanda appoggiano i miei colleghi del gruppo. (Approvazioni a destra – Rumori – Commenti).

PRESIDENTE. Osservo che non vi è materia per una votazione. (Commenti).

La seduta è rinviata a domani per le ore 16.

La seduta termina alle 16.15.